L’espandersi dei fenomeni sismici sull’Italia centrale e l’avvicendarsi di fenomeni meteorologici particolarmente avversi ha suggerito a “Terra di Amatrice Onlus” di contribuire all’emergenza ricercando nel mercato pertinente casette facilmente trasportabili; sono state quindi acquistate, da un’azienda di Torino ed in fasi successive a partire da Dicembre del 2016, 30 casette mobili, già fornite. Queste dotate di robuste ruote sono state collocate temporanea-mente nei giardini antistanti le proprietà dei membri dell’Associazione; le unità assimilabili a dei veri e propri caravan dispongono di tutte le attrezzature necessarie per una vivibilità sostenibile. Le dotazioni includono complete cablature elettriche ed idrauliche, pompe di calore e collegamenti per la connessione a bombole a GPL. “Terra di Amatrice Onlus” continuerà a raccogliere fondi per acquistare ulteriore casette per famiglie ed individui particolarmente bisognosi anche in considerazione dei lunghi tempi di approvvigionamento per quelle fornite dalle Istituzioni dello Stato.
Col passare del tempo e con la consegna dei SAE agli assegnatari, alcune case messe a disposizione dall’associazione si sono liberate. Queste sono state riassegnate ad altre famiglie che non erano in lista per i SAE ma che non avevano ancora la casa agibile (case in categoria “A-E/F o B-E/F).
Riposizionamento delle casette
Come noto le organizzazioni Istituzionali dello Stato, preposte alla gestione dell’emergenza, stanno predisponendo dei moduli abitativi emergenziali (SAE), assegnati ai residenti proprietari di case danneggiate dal sisma che ne avevano fatto richiesta.
Ne consegue che in futuro le famiglie bisognose che avevano fruito delle casette mobili offerte temporaneamente dall’Associazione Terra di Amatrice Onlus, renderanno queste libere per poterne disporre per altri impieghi; questi potranno essere affidati ad ulteriori famiglie bisognose o impiegate per altri scopi compatibilmente con gli aspetti normativi tuttora in essere.
A tal riguardo l’Associazione ha ipotizzato un utilizzo in area attrezzate per favorire il turismo giornaliero o per creare una ricettività transitoria per vacanze montane.
Questo implicherebbe la realizzazione di un certo numero di aree predisposte dalla Municipalità attrezzate per lo sport e la ristorazione.
In realtà l’attaccamento alla terra di origine è molto forte. Una buona parte delle famiglie che hanno richiesto all’Associazione questi moduli abitativi, lo hanno fatto per non allontanarsi principalmente dalla terra natia, giacché tutte le attività commerciali e artigianali sono andate distrutte e gli unici che tra molte difficoltà stanno riuscendo ad andare avanti sono gli allevatori.
L’importanza di permettere il ritorno del turismo stagionale nell’area è condizione essenziale per la ripresa economica.
Da sempre infatti il ritorno alla terra di origine delle famiglie originarie della Conca Amatriciana, ha dato un forte impulso all’economia dell’area. Basti pensare che nel periodo estivo che va da metà giugno ai primi di settembre, la popolazione si quintuplicava; generando una forte domanda di prodotti specie alimentari che costituivano il traino dell’economia.
L’alto numero di decessi avvenuto grazie al sisma è dovuto proprio a questa alta concentrazione di villeggianti nel periodo.
Si ha modo di ritenere che entro il 30 aprile 2018, termine presumibilmente ultimo per la nuova agibilità delle abitazioni in classe “A” o “B”, con a lato edifici in classe “E” o “F”, e con la consegna degli ultimi SAE, vi potranno essere dei progetti ben definiti per le aree sosta camper nelle varie frazioni. Così da permettere lo spostamento delle casette su ruote in queste nuove aree.
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